Avendo preso coscienza della propria identità come il Sé, l’uomo diviene spersonalizzato; e in virtù della spersonalizzazione egli si riconosce come non condizionato. Questo è il mistero più alto che fa presagire l’emancipazione; attraverso la spersonalizzazione egli non partecipa più ai piaceri né ai dolori, ma attinge l’assoluto. (Maitrayana Upanishad)
Noi dovremmo osservare e sapere veracemente che ogni tipo di virtù e di bontà, perfino quel Bene Eterno che è Dio Stesso, non può mai rendere un uomo virtuoso, buono o felice finché resta fuori dell’anima, cioè, finché l’uomo commercia con le cose esteriori attraverso i sensi e la ragione, e non si ritira in se stesso, non impara a comprendere la sua vita, a capire chi e che cosa egli sia. (Teologia Tedesca)
Se avete capito qualcosa intellettualmente è rimasto nel campo linguistico, ma non ha permeato tutta la persona. In psicologia si è capito qualcosa solo quando lo si è anche vissuto o quando è giunto nel campo dell’azione e dell’esperienza. (C. G. Jung )
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