Come un uomo cieco che abbia trovato una perla in una pattumiera, così io mi stupisco dei miracoli di risveglio che sorgono nella mia coscienza. È il nettare dell’immortalità che ci libera dalla morte, la ricchezza che ci emancipa dalla sciagura, il tesoro che ci solleva al di sopra della povertà nella ricchezza del dare alla vita, l’albero che ci fa ombra quando vaghiamo attorno bruciacchiati dalla vita, il ponte che ci porta oltre il fiume tempestoso dell’esistenza, la luna fresca della pietà che calma la nostra mente quand’è agitata, il divertimento che dissipa l’oscurità, il burro fatto col latte della gentilezza e con la zangola del dharma. È una festa di gioia a cui tutti sono invitati.
(Da: Bodhicaryavatara – Una guida al sentiero Buddhista del Risveglio – Santideva)
Santideva era un monaco scolaro presso il centro buddista indiano a Nalanda e aderente al Madhyamaka philosophy of Nagarjuna.
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