Il perdono è amore? Che cosa implica il perdono? Voi mi insultate e io mi sento offeso e me ne ricordo; poi, spinto da un senso di obbligo o di pentimento, vi dico che vi perdono. Prima trattengo l’offesa, e poi la respingo. E questo che cosa significa?
Io sono ancora la figura centrale, sono “io” che perdono qualcuno. Finché c’è questo atteggiamento di perdono, sono importante io e non la persona che si suppone mi abbia offeso. Perciò, quando accumulo risentimento e poi lo rinnego – gesto che chiamate perdono – non è amore. La persona che ama ovviamente non ha nessuna inimicizia ed è indifferente a tutte queste cose. La simpatia, il perdono, una relazione possessiva, la gelosia non sono amore. Sono tutte cose della mente, non è così?
– Jiddu Krishnamurti –
– The First and Last Freedom, p 233
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– it.wikipedia.org/wiki/Jiddu_Krishnamurti
– Aforismi di Jiddu Krishnamurti su Meditare.it
– jkrishnamurti.org
E allora: che cos’è l’amore? Può essere il comportamento corretto, l’indifferenza?
No, è ovvio. Se non sbaglio la citazione implica che solo ciò che fai col cuore, senza frapporre l’ego, è vero amore.
Se si perdona come riflesso condizionato per alimentare la propria immagine dell’ego – come, ad esempio, sentirsi bravi, belli, buoni, migliori – o, in altri termini, salvaguardare il proprio superego, quello non è amore. Sarà sempre un fatto positivo, ma non è vera bontà d’animo.