In questo bellissimo satsang, Mooji ci porta ancora una volta nel cuore dell’autoindagine: “Colui che percepisce può essere percepito?”.

“Qualunque risposta concettuale, ossia mentale non soddisferà, allora, qual è lo scopo della domanda? Ci deve essere qualcosa di più profondo di una risposta intellettuale. Non è come all’università, la risposta a questa domanda, deve arrivare dall’esperienza, dall’intuizione, da una rivelazione”.

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Questo è un brano tratto dal satsang che si è svolto durante il ritiro di silenzio a Zmar, in Portogallo, il 22 maggio 2016.

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