Molte persone vorrebbero meditare ma non sanno come fare. Lo scopo della meditazione è conoscere Dio, è connettere la piccola gioia dell’anima con la vasta gioia dello Spirito disciplinando il corpo, la mente e l’anima.
Meditazione e concentrazione non sono la stessa cosa. La concentrazione consiste nel liberare l’attenzione dagli oggetti della distrazione e nel focalizzarla su una cosa alla volta. La meditazione è quella particolare forma di concentrazione in cui l’attenzione è stata liberata dall’irrequietezza ed è concentrata su Dio. Una persona può concentrarsi sulla divinità o sul denaro, ma non può meditare sul denaro o su qualunque altra cosa materiale. La meditazione è concentrata esclusivamente su Dio o su pensieri e idee sacri.
La meditazione consiste in determinati processi fisici, psicologici e metafisici per mezzo dei quali le interferenze dell’irrequietezza possono essere rimosse dalle radio di corpo, mente e anima, che possono allora sintonizzarsi sull’Infinito.
Tutte le forme di meditazione comportano colui che medita, il processo della meditazione e l’oggetto della meditazione. Con una calma e continua attenzione focalizzata, l’ego deve essere mantenuto connesso con lo Spirito fino a che entrambi non si fondono nell’eterna beatitudine. Colui che medita deve conoscere un preciso metodo di meditazione e avere un determinato pensiero o esperienza su cui meditare.
Per iniziare una meditazione
Serra le porte delle palpebre e lascia fuori la danza selvaggia delle scene tentatrici. Fa’ cadere la mente nel pozzo senza fondo del tuo cuore. Mantieni concentrata la mente sul cuore, che ribolle del sangue donatore di vita. Tieni fissa l’attenzione sul cuore, finché non sentirai il suo ritmico pulsare.
Con ogni battito, senti bussare la Vita onnipresente. Immagina la stessa Vita, onnipervadente, bussare alla porta del cuore di millecinquecento milioni di corpi umani e di miliardi di creature viventi. L’incessante battito del cuore annuncia docilmente l’infinito potere in attesa dietro le porte della tua consapevolezza.
Il discreto pulsare della Vita, che pervade ogni cosa, ti dice silenziosamente: «Non accogliere solo un piccolo flusso della Mia Vita, ma spalanca i tuoi poteri di percezione e lascia che Io ti inondi il sangue, il corpo, la mente, i sentimenti e l’anima con i palpiti della Mia Vita universale»
Per risvegliare la devozione
Siediti immobile, con la spina dorsale eretta. Copri i tuoi occhi irrequieti con il velo delle palpebre. Tienili fermi.
Poi libera la mente dalla consapevolezza del pesante fardello corporeo. Rilassa le corde dei nervi, che tirano i pesanti muscoli delle ossa. Per un po’, dimentica che stai trasportando un pesante fardello di ossa, avvolte nella spessa stoffa della carne. Riposa. Libera la mente dalla coscienza di essere una bestia da soma.
Non pensare al carico del tuo corpo, ma senti che la tua anima è libera dalla costante qualità materiale della pesantezza. Mentalmente, sfreccia con il tuo aeroplano mentale sopra, sotto, a sinistra, a destra, nell’infinito o ovunque tu voglia andare. Percepisci questa libertà mentale dal corpo e medita su di essa.
Sogna, vivi e percepisci questa condizione al di sopra del corpo quando sei seduto nell’immobilità; il territorio della tua libertà si espanderà sempre più.
(Da: Affermazioni scientifiche di guarigione e Meditazioni metafisiche – Yogananda)
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– Paramahansa Yogananda (macrolibrarsi)
– Paramahansa Yogananda su Wikipedia
– Aforismi di Yogananda
– Self-Realization Fellowship
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