“Musica e Vita Interiore”, di recente in libreria per i tipi di “rueBallu” è arricchito da un’appassionata prefazione di Moni Ovadia, il libro ricostruisce, attraverso un florilegio di preziose interviste e scritti dello stesso Menuhin (memorabili le sue scorribande al fianco di Ravi Shankar).
“La filosofia, l’arte e la scienza possono forse, insieme, trovare una forma più autentica di fede e di culto, di unione mistica. Potrebbero contribuire a illuminare i nostri contemporanei, non necessariamente per salvare noi stessi, perché non abbiamo fatto granché per meritarlo, ma per le generazioni future. È questa la mia più grande speranza.”
È riduttivo ricordare Yehudi Menuhin come uno dei più grandi violinisti del Novecento. Nato a New York da genitori ebrei, ancora bambino consacrato al grande successo negli Stati Uniti, fu acclamato in seguito dal mondo intero. Quest’opera raccoglie pensieri e riflessioni dello straordinario musicista intorno alla musica, all’arte, alla politica, risultato non di analisi teoriche, ma di esperienze che lo hanno condotto a una visione interiore della musica e dell’esistenza. In Menuhin la conoscenza dell’arte diviene conoscenza della vita di tutti i giorni, l’atto stesso di vivere una ricerca artistica. Una concezione profonda, che pone in primo piano l’importanza dell’etica nell’azione umana, essenziale per la costruzione di un mondo nuovo.
(Yehudi Menuhin, Musica e Vita Interiore)
Prefazione Moni Ovadia – In copertina Musica, inedito di Emanuele Luzzati
- Il valore del silenzio, un brano del libro su meditare.it
- La recensione su dazebaonews.it
- http://it.wikipedia.org/wiki/Yehudi_Menuhin
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