Ebbene si, cari lettori, mi sento un antipolitico (in senso costruttivo: auspico un nuovo modo di esercitare la politica), con tutto il peggio – o il meglio, dipende dai punti di vista che si possa immaginare. A questo punto qualche bravo visitatore potrebbe chiedersi: va bene, com’è che sei arrivato a questa conclusione e cosa speri di ottenere? Abbozzo una risposta.
Primo, non ci sono arrivato, non si tratta di una deduzione o un sentimento, non è una forma di non-pensiero, ma mi ci sono ritrovato, mi ci hanno costretto, sospinto, catapultato. Secondo, non spero di ottenere nulla, i giochi sono stati già fatti. In realtà ci sono solo due classi d’individui: gli avidi, gli sconsiderati, quelli che si sono giocati il tutto per tutto pur di ottenere vantaggi personali; e i poveri disgraziati che hanno sopportato, subito, sofferto e assistito passivi all’insulso teatrino in cui si è svolto il dramma di una gestione degli affari pubblici degna delle peggiori calamità.
– http://it.wikipedia.org/wiki/Antipolitica
– http://www.beppegrillo.it
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