Domande evanescenti, risposte apparentemente scontate, una storia zen, affermazioni sibilline, barlumi di consapevolezza, poi subito dopo un po’ di silenzio e di … meditazione.
– Quando arrivò a Bagdad davanti alle porte della città, le guardie posero a Baha ud-dîn la domanda abituale: – Da dove vieni? Dove vai? – E Baha ud-în Walad con tutta l’autorità di un gran dottore dell’Islam rispose: – Vado da Dio a Dio. Non vengo da nessuna parte e non vado da nessuna parte. – (Eric Edelmann)
– Un giorno Hyakujo era uscito con il suo maestro Baso. Sopra le loro teste passò uno stormo di anatre selvatiche e Baso domandò: – Che cosa sono? – – Sono anatre selvatiche, Maestro! – – E dove si dirigono? -Se ne sono volate via, maestro? – A queste parole, Baso afferrò il naso di Hyakujo torcendoglielo così forte che per il dolore questo gridò. – Dici che se ne sono volate via – disse Baso -, eppure esse sono qui fin dalle origini. (Storia Zen)
– Alla domanda: – Dove va l’anima quando il corpo muore? -, Jacob Boehme rispondeva: – Non è necessario che vada da nessuna parte.
– Il nome Tathagata (un nome di Buddha) significa: colui che non va da nessuna parte e non viene da nessuna parte. – (Sutra di diamante Loggia 77)
– Gesù diceva: … Io sono il Tutto. Il Tutto è uscito da me e il Tutto torna a me. Spacca la legna, sarò là. Solleva una pietra, mi troverai. – (Il vangelo di Tommaso)
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