Qual è il rimedio per eccellenza per minimizzare – se non dissolvere – la paura? In senso spirituale, s’intende. In genere si crede che sia il coraggio, ma pure l’audacia o la calma, la serenità, la tranquillità… ebbene in buona parte si, è ovvio, ma c’è un elemento che non ti saresti mai atteso, da non tralasciare mai, è l’amore. Ad ogni modo leggiamo ora le argomentazioni di Omraam Mikhael Aivanhov…
Camminate senza paura, di Omraam Mikhaël Aïvanhov. L’amore scaccia la paura. Quando l’amore stimola gli esseri, in loro comincia a risvegliarsi la vera intelligenza, l’intelligenza divina. Dalla paura alla luce attraverso l’amore.
«È naturale avere paura, ma questo istinto così necessario alla sopravvivenza della specie umana può assumere forme del tutto irrazionali, talmente irrazionali che invece di salvarli ha causato la rovina di moltissimi uomini e donne. Ecco perché non bisogna aspettare di dover affrontare grandi pericoli per esercitarsi a vincere la paura. Ogni giorno avete varie occasioni di dovervi bruscamente confrontare con fatti e situazioni che possono ispirarvi timore. Una persona, per esempio, minaccia di privarvi di qualcosa cui tenete, di opporsi a un vostro bel progetto… Invece di lasciare che il turbamento penetri in voi, invece di protestare in modo aggressivo e andarvene sbattendo la porta ecc., tacete, rimanete tranquilli, poiché, se reagite impulsivamente, questo non farà che aggravare le cose. Chi può dire se quelle minacce saranno veramente messe in atto? E anche ammettendo che lo siano, voi riuscirete meglio a tener testa se saprete mantenere il vostro sangue freddo. Cercate di ricordarvi di tutte quelle occasioni in cui, per paura di ciò che consideravate un pericolo, avete reagito impulsivamente e in seguito ve ne siete pentiti.
Certe persone contano sulla paura che ispirano negli altri per poter realizzare i propri progetti. Ecco perché apprezzano molto i codardi: questi, sicuramente, non saranno loro di alcun aiuto nelle imprese rischiose, ma almeno non li disturbano, visto che si fanno prudentemente da parte al loro passaggio. Il Cielo, dal canto suo, non apprezza i codardi, perché sono simili a brocche forate che non trattengono niente: di fronte alle difficoltà e agli ostacoli, dimenticano il proprio credo e sono capaci delle più grandi vigliaccherie. Il Cielo cerca esseri audaci, intrepidi, esseri (amorevoli – ndr) che, una volta incontrata la luce, tengono testa a tutti gli ostacoli che possono sorgere sia all’esterno che interiormente.»
(Da: “Alle sorgenti inalterabili della gioia” di Omraam Mikhaël Aïvanhov)
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– Aivanhov su Wikipedia
– Prosveta pubblica le opere d’Aivanhov
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