Ayahuasca: la liana dello spirito

 

Il termine Ayahuasca deriva da due parole Quechua (un’antica lingua parlata dalle popolazioni sudamericane). Aya significa anima, o spirito; huasca significa liana, o corda. L’Ayahuasca è dunque definita la liana dello spirito. Tutta la materia possiede una forza vitale. Con questo intendo che tutta la materia è senziente.

E tutta la materia proviene dal primo instante del tempo. Tu e io possiamo risalire lungo il nostro albero genealogico fino a quel momento, quando eravamo solo palle di polvere cosmica miliardi di anni prima di diventare creature mucillaginose e milioni di anni prima di uscire dal bordo primordiale per iniziare a barcollare sulla terraferma.

Nella flora del mondo quale noi lo conosciamo, molte piante non sono soltanto nostre alleate, sono considerate grandi maestre vegetali. Potremmo considerarle i custodi dei cancelli, in un certo senso. Sono le piante a permettere, a noi umani, di rallentare abbastanza da comunicare con le montagne, di accelerare abbastanza da comunicare con un colibrì, di visitare gli altri regni passati e presenti e simultanei che sono qui ma che di solito non vediamo o udiamo nell’ampiezza di banda dei nostri sensi.

Le grandi maestre vegetali allargano questa banda dei nostri sensi in modo che noi vediamo, udiamo, sentiamo, tocchiamo, gustiamo e intuiamo le cose che in circostanze normali ci sono precluse.
Queste maestre hanno tutte una propria volontà e intenzione, e hanno scelto di essere maestre dell’umanità.
Hanno anche dei meccanismi interni che fanno sì che l’umanità debba “volerle” ingerire, debba “volere” il sapere che possono donare una volta che hanno aperto i cancelli che sorvegliano per noi.
Mentre una rosa segnala che se ci avviciniamo a lei saremo avvolti nel suo stupendo profumo, le grandi maestre vegetali ci inviano segnali respingenti. Devi aver davvero una gran voglia di quello che hanno da offrire, prima che siano disposte a condividere..Ma quando lo fanno, beh, quando quei cancelli si aprono, non si richiuderanno piu’ completamente. La tua banda sensoriale allargata non sarà quasi mai in grado di dimenticare le visioni e le interazioni con gli spiriti che hai incontrato, gli spiriti che condividono il tuo/nostro spazio.
Certo, se non vuoi imparare che gli spiriti sono ovunque, se non vuoi imparare che cosa sta “pensando” un fiore o come se sente un albero quando gli poti i rami, forse non vuoi aver nulla a che fare con quelle medicine.
La guarigione è un elemento essenziale delle grandi piante maestre. Con l’ayahuasca la guarigione avviene a livello fisico, emotivo e spirituale, certe volte tutte nella medesima sessione. Nell’Amazzonia nordoccidentale, dove ho vissute tutte le mie esperienze a contatto con l’ayahuasca, la malattia è vista quasi sempre come sintomo di un disordine o disturbo su un altro piano. Accedere a quel livello e identificare quel disordine eliminerà quasi sempre il sintomo. L’ayahuasca è uno dei metodi che usano i curanderos, i guaritori, per accedere a questi altri piani.

L’ayahuasca viene chiamata di frequente in spagnolo “la purga” perché chi la usa tende a evacuare. Di solito nel arco di 20-40 minuti dopo averla bevuta sei preso dal bisogno di vomitare. L’attività purgativa è una delle componenti terapeutiche piu’ efficaci dell’ayahuasca, che tocca al livello fisico, emotivo e spirituale.
Le malattie gastrointestinali-l’ayahuasca elimina quei parassiti meglio di qualsiasi altra medicina. Ma “la purga” è altrettanto efficace per chi soffre di problemi emotivi e spirituali.

Di solito si raccomanda di digiunare almeno parecchie ore e spesso per una giornata intera prima di bere l’ayahuasca, per garantire uno stomaco vuoto. Il senso di presentarsi con lo stomaco vuoto è che, invece di vomitare il pranzo, il paziente avrà la possibilità di vomitare parte della bile della sua esistenza che tiene in corpo intralciando inutilmente le funzioni mentali e spirituali. Molti di noi nemmeno si accorgono di cosa portano dentro di sé. E’ tutto pattume emozionale che faremo meglio a buttare.

Lo sprito dell’ayahuasca arriva fino agli estremi recessi della tua anima e vi rovista in cerca di queste schifezze, poi le porta in superficie.
Un altro punto che vorrei chiarire dato che salta fuori spesso nelle discussioni relative all’uso di ayahuasca, San Pedro, peyote e probabilmente con tutte le grandi piante maestre, è la questione del valore di un curandero. Le piante devono cedere le loro sostanze a chiunque “le sbatte” in pentola per bollirle, però il curandero, attraverso il suo rapporto con il lato senziente della pianta, può incoraggiare a cedere qualcosa di piu’, cioè il proprio spirito. Questo non va trascurato. In genere gli curanderos ci hanno messo anni a diventare intimi con gi spiriti delle piante. Inoltre il curandero potrebbe avere parecchie piante alleate anche e ognuna di queste piante porta il proprio spirito e la propria personalità individuale alla cerimonia organizzata dal curandero.
Potrebbe sembrare un mezzo estraneo, uno che se ne sta lì seduto su uno sgabello a cantilenare e a scuotere la raganella di foglie, ma sta facendo molto di piu’. Fa sì che ciascuno stia sognando: i suoi icaros, le canzoni, spediscono un’altra persona nel mondo dei sogni e al tempo stesso riportano sulla terra qualcun’altro. Il curandero sta anche guarendo tutti in simultanea, persino chi non sa di averne bisogno. Sta chiedendo agli spiriti delle sue piante alleate di lavorare con tutti presenti, e le sue alleate rispondono.

Fino a quando non l’hai provato, è abbastanza difficile da credere.

Posso affermare che in questi venticinque anni ho visitato innumerevoli mondi passato un po’ di tempo, spesso esterrefatto, con entità inimmaginabili. Sono stato solleticato da mani invisibili provenienti da altri mondi fino a rimanere paralizzato dalla gioia. Sono stato assalito da forze che non sapevo nemmeno esistessero, e una volta ho ricevuto il dono di un momento di amore assoluto e incondizionato.
E’ stato un incredibile viaggio del cuore, che sono eccitato e onorato mi sia stato concesso di fare.
Naturalmente la parte piu’ bella della faccenda è che il mio percorso di educazione è appena cominciato.

(Da: L’ayahuasca nel mio sangue. 25 anni di sogni con la medicina – Peter Gorman – amazon)

L’ayahuasca nel mio sangue. Peter Gorman (macrolibrarsi)
Mente, corpo e spirito (amazon)
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Fonte

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