Uno tra i luoghi comuni che al giorno d’oggi serpeggia tra le coscienze pluri-alienate dei ricercatori spirituali contemporanei – in questa società in apparente declino – è il mito dell’accettazione. Sono in molti a credere che rilassandosi tout-court riusciranno a percepire l’inconoscibile, nonché attualizzarlo nelle proprie vite come in quelle dei loro cari e della società in generale. La realtà, invece, è come di consueto molto meno compiacente. Chi s’illude senza re-agire opportunamente per edificare o accedere a un proprio tempio interiore rimarrà deluso.
«Se accade che il clamore del mondo soffochi la nostra voce interiore, vuol dire che è giunto il momento della lotta: dobbiamo risvegliare il guerriero della luce che dorme in ciascuno di noi e intraprendere un cammino disseminato di lusinghe e tentazioni, un sentiero in cui ogni passo può nascondere le insidie di un intero labirinto, un percorso dove la vittoria ha il medesimo volto della sconfitta.
Chi è il guerriero della luce?
“Il guerriero della luce è colui che è capace di comprendere il miracolo della vita, di lottare fino alla fine per qualcosa in cui crede, e di sentire allora le campane che il mare fa rintoccare nel suo letto.”
“La prima qualità del cammino spirituale è il coraggio”
“Un guerriero non cerca di essere coerente: apprende, piuttosto, a vivere con le sue contraddizioni.”»
(Da: Paulo Coelho, Manuale Del Guerriero Della Luce)
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– https://it.wikipedia.org/wiki/Paulo_Coelho
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