Una domanda su cui non mi ero mai soffermato: il perdono può essere considerato amore? Fintantoché ci sarà qualcuno che si riterrà comunque offeso; ovverosia qualcuno che si riterrà in grado di perdonare, se non l’artefice del perdono medesimo; non si tratterà affatto di amore. Ma leggiamo cosa afferma, a tal proposito, Jiddu Krishnamurti.
«Il perdono è amore? Che cosa implica il perdono? Voi mi insultate e io mi sento offeso e me ne ricordo; poi, spinto da un senso di obbligo o di pentimento, vi dico che vi perdono. Prima trattengo l’offesa, e poi la respingo. E questo che cosa significa?
Io sono ancora la figura centrale, sono “io” che perdono qualcuno. Finché c’è questo atteggiamento di perdono, sono importante io e non la persona che si suppone mi abbia offeso. Perciò, quando accumulo risentimento e poi lo rinnego – gesto che chiamate perdono – non è amore. La persona che ama ovviamente non ha nessuna inimicizia ed è indifferente a tutte queste cose. La simpatia, il perdono, una relazione possessiva, la gelosia non sono amore. Sono tutte cose della mente, non è così?»
[ Da: La prima ed ultima libertà – Jiddu Krishnamurti ]
– Jiddu Krishnamurti (amazon)
– Krishnamurti (macrolibrarsi)
– it.wikipedia.org – Jiddu Krishnamurti
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