La fede buddhista nel corso dei secoli ha attirato fedeli in tutto il mondo proponendo un modello di vita spirituale fondato sulla comprensione reciproca, la convivenza civile e democratica, la pace. Poggia su tre fondamenti: il Buddha, il Dhamma e il Sangha. Saggezza, Verità e Virtù.
Tre sono le principali scuole che si rifanno al messaggio di saggezza e amore universale del Buddha: la tradizione Theravada, detta anche la “Scuola degli Anziani”, in quanto si rifà al buddhismo delle origini, tuttora presente nei paesi del Sud Est Asiatico (Sri Lanka, Thailandia, Birmania, Laos, Cambogia e parte del Vietnam); la Tradizione Mahayana, che fiorì prevalentemente in Cina, Giappone, Corea e parte del Vietnam; la tradizione Vajrayana che si diffuse nel Tibet tra l’XI e il XIII secolo d. C.
In un mondo globale come quello in cui viviamo oggi ci troviamo a confrontarci con una realtà pluralista, determinata dallo sviluppo di contesti multietnici, multiculturali e multireligiosi. Dobbiamo confrontarci con nuove culture, nuove religioni, nuove forme di spiritualità. All’interno di questo contesto si colloca la presenza di cittadini di fede buddhista in Italia: presenza che, traendo origine dall’immigrazione dei cittadini asiatici di fede buddhista che in Italia sono più di 50 mila, è cresciuta molto nel tempo. Servizio di Maria Persichetti.
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