Vedere ciascuno come un Buddha. Quando sei imbottigliato nel traffico sull’autostrada a Los Angeles, riesci a osservare gli altri automobilisti, specialmente quelli che cambiano ripetutamente corsia e vederli come dei Buddha? Sul posto di lavoro, se hai un capo particolarmente rognoso che pensa che tu sia un perfetto idiota, riesci a vederlo come un Buddha? E se il capo sei tu, riesci a vedere le persone che lavorano per te come dei Buddha? (Gerry Shishin Wick)
Una delle più comuni analogie usate per descrivere la natura di buddha è lo spazio. Questa analogia è triplice. In primo luogo, come lo spazio è onnipresente ed è tuttavia incontaminato da ciò che pervade, così la natura di buddha pervade ogni essere senziente senza esserne in alcun modo alterata. In secondo luogo, come le galassie e gli universi nascono e svaniscono nello spazio, così le caratteristiche della nostra personalità sorgono e passano via dentro la natura di buddha; le sensazioni sorgono e svaniscono, la natura di buddha continua. In terzo luogo, come lo spazio non si consuma col fuoco, così la natura di buddha non si consuma col fuoco dell’invecchiamento, della malattia o della morte. (B. Alan Wallace)
Cercare di trovare il Buddha o il risveglio è come cercare di afferrare lo spazio. Lo spazio ha nome ma non forma; non è cosa che si possa prendere né posare; e certamente non si può afferrare. Al di là questa mente non vedrai mai alcun Buddha. Il Buddha è un prodotto della tua mente; perchè cerchi un Buddha al di là di questa mente? (Bodhidharma)
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