Bodhicitta (sanscrito), lett. “mente della saggezza”. Indica l’aspirazione del Bodhisattva (colui che cerca di conseguire il ‘Risveglio) all’illuminazione per il beneficio di tutti gli esseri.
“Senza Bodhicitta (mente della saggezza), l’Illuminazione è impossibile.
La Buddhità non avviene per caso, per errore o forzatamente.
Essa sarà ottenuta intenzionalmente, volontariamente.
Perciò Bodhicitta è veramente importante”.
“Senza Compassione e Devozione, è impossibile tentare di raggiungere l’Illuminazione.
Devozione e Compassione sono veramente importanti”.
“Se non sapete chi è il Buddha, non potete avere Devozione;
Se non conoscete le sofferenze del samsara, non potete avere Compassione.
Per avere vera Devozione, dovete sapere chi è il Buddha;
per avere vera Compassione, dovete conoscere le sofferenze del samsara.
Il modo migliore per sapere chi è il Buddha
e conoscere le sofferenze del samsara è conoscere se stessi.
Se voi sapete qual è la vostra essenza, questa è il Buddha.
E, per conoscere le sofferenze del samsara,
basta essere consapevoli di come soffrite proprio ora.
Conoscendo le nostre potenzialità, noi conosciamo il Buddha;
conoscendo le nostre difficoltà attuali e i nostri difetti,
noi conosciamo le sofferenze del samsara.
Conoscendo queste due, ci sono Devozione e Compassione.
Con Devozione e Compassione ci sarà vera Bodhicitta che porta all’Illuminazione”.
(Sua Santità il 16° Gyalwa Karmapa, Rangjung Rigpe Dorje – Da: samyedzongvenice.org)
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