Anche se ci interessiamo – in prevalenza – di meditazione, quando incontriamo una preghiera – in particolar modo se, estrapolata, può trasformarsi in una sorta di mantra – l’annotiamo sempre e la ritrasmettiamo a beneficio di chiunque. Rammentiamo, comunque, che la nostra prassi fondamentale è, nondimeno, quella della consapevolezza. Quindi, pur recitando con gioia e riconoscenza, con spirito devozionale, ovverosia di profonda gratitudine, vi suggeriamo di agire costantemente con lucidità, e cognizione di causa.
«L’antica pratica hawaiana Ho’oponopono, prevedeva in origine la partecipazione di più persone. Tuttavia, siffatta preghiera – nella sua evoluzione, messa in atto per l’uso moderno da Mornah Nalamaku Simeona, Kahuna Lapa’u e, successivamente dal dott. Ihaleakala Hew Len – ossia l’emozionante dialogo spirituale con il Divino, avviene solo fra te e te, non è necessario nessun altro.
Esiste una bellissima invocazione in Ho’oponopono.
“Divino Creatore, Padre, Madre, Figlio, tutti in uno… Se io, la mia famiglia, i miei parenti o antenati abbiamo offeso la tua famiglia, i tuoi parenti o antenati in pensieri, parole, fatti o azioni dall’inizio della nostra creazione fino ad ora, Io chiedo il tuo perdono… Lascia che questo perdono ripulisca, purifichi, liberi, tutte le memorie, i blocchi, le energie e le vibrazioni negative e tramuti queste energie indesiderate in pura luce… E così è“.
E’ un linguaggio d’amore universale che richiama i concetti riassunti nell’efficace mantra Ho’oponopono.
Mi dispiace
Per favore perdonami
Grazie
Ti amo
Queste ultime frasi puoi ripeterle nell’ordine che più ti piace, basta che ad esse associ il giusto significato.»
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