La preghiera semplice è una preghiera cristiana, conosciuta a partire dall’inizio del Novecento e falsamente attribuita a San Francesco. Secondo lo storico Christian Renoux l’attribuzione al santo risale al protestantesimo francese. Fu recitata da Swami Chidananda della Divine Life Society all’inizio di una sua conferenza nel 1982. Il “San Francesco dell’India”, così chiamato nel suo paese per la sua semplicità ed umiltà, era ad Assisi per inaugurare in quell’anno una cappellina dedicata al Frate Poverello costruita nell’Ashram di un devoto di una grande Santa Indiana, Ananda Moy Maa. Un illustre maestro di yoga, uno yoghi orientale che rendeva omaggio a uno yoghi occidentale.
La “preghiera semplice” fu pubblicata la prima volta in Francia, nella rivista ecclesiastica La Clochette, da Padre Esther Bouquerel nel dicembre 1912. Il testo era in francese, anonimo, e si intitolava “Belle prière à faire pendant la messe”. In Italia la preghiera è apparsa per la prima volta sull’Osservatore Romano il 20 gennaio 1916.
La versione italiana è:
O Signore, fa’ di me uno strumento della tua Pace:
Dove c’è odio, fa’ ch’io porti l’Amore.
Dove c’è offesa, ch’io porti il Perdono.
Dove c’è discordia, ch’io porti l’Unione.
Dove c’è dubbio, ch’io porti la Fede.
Dove c’è errore, ch’io porti la Verità.
Dove c’è disperazione, ch’io porti la Speranza.
Dove c’è tristezza, ch’io porti la Gioia.
Dove ci sono le tenebre, ch’io porti la Luce.
O Maestro, fa’ ch’io non cerchi tanto:
Essere consolato, quanto consolare.
Essere compreso, quanto comprendere.
Essere amato, quanto amare.
Poiché è
Dando, che si riceve;
Dimenticando se stessi, che si trova;
Perdonando, che si è perdonati;
Morendo, che si resuscita a Vita Eterna.
Fonti:
– (La «preghiera semplice» non fu scritta da S. Francesco” in Corriere della Sera, 20 gennaio 2009)
– Voi siete pura coscienza. Il miracolo della meditazione nelle parole di un grande yogi vivente – Swami Chidananda
– https://it.wikipedia.org/wiki/Preghiera_semplice
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