La maggior parte delle persone fanno dell’istante presente un mezzo per arrivare a un fine, che è un futuro che arriverà un minuto o un’ora dopo, ogni volta che “faccio qualcosa”. Quello sforzo rivolto verso l’avvenire, quel contrasto interno che nega il momento presente, si manifesta continuamente sotto forma di malessere di insofferenza nei confronti di ciò che è. Questo sembra lo stato normale nella nostra civiltà. …
Se vivete in modo tale da negare continuamente il momento presente, significa che negate la vita stessa, perché essa è inseparabile da adesso, non può che svolgersi nel presente. Non c’è niente che sia successo in passato, perché è successo in un presente; e niente può accadere in un avvenire: sarà anch’esso in un altro presente ciò che accadrà. …
Vedo un cambiamento nella coscienza, che si produce per la prima volta in alcuni individui qua e là. E’ un cambiamento che gli insegnamenti antichi hanno messo in evidenza, come quello di Gesù o di Budda: la possibilità di vivere in uno stato differente di coscienza. …
(Da: “Vedere la follia”, un’intervista a Eckhart Tolle pubblicata in 3ème Millénaire n.77 – Traduzione della Prof. Luciana Scalabrini)
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– https://it.wikipedia.org/wiki/Eckhart_Tolle
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